"Cure omeopatiche,il bimbo muore": LA SOLITA DISINFORMAZIONE

Forum dedicato all'Omeopatia con possbilità di ricevere consulti medici sulla Medicina Omeopatica. Risponde il Dott. Tancredi Ascani, medico omeopata unicista.

"Cure omeopatiche,il bimbo muore": LA SOLITA DISINFORMAZIONE

Messaggiodi Dr.Ascani il sab ott 22, 2011 10:31 am

Articolo tratto da Corriere.it, 22 ottobre 2011 09:50

Cure omeopatiche, il bimbo muore
Infuso di finocchio per la gastroenterite. Indagato il padre medico alternativo


<< MILANO - Pallido, magrissimo, sfibrato. Luca è giunto così giovedì mattina al pronto soccorso dell'Ospedale di Tricase (Lecce) dove i medici hanno potuto solo scuotere la testa davanti al suo corpo senza vita. Con loro c'era il padre che l'aveva portato all'ospedale in braccio, molle come un fantoccio: «Luca aveva una gastroenterite, un'influenza - ha detto a chi è intervenuto e poi ai carabinieri -. Gli abbiamo dato un bicchiere di tisana al finocchio e la situazione è precipitata». Il padre non è un profano. È il dottor Luigi Marcello Monsellato, cinquantaseienne psicoterapeuta di Miggiano (Lecce), ex responsabile del Centro dell'Istituto di dinamica comportamentale di Ferrara, dove ha lavorato 20 anni, e, soprattutto, omeopata e presidente onorario dell'Amos, l'accademia nazionale di medicina omeosinergetica.
Davanti ai colleghi ospedalieri, disperato, non ha fatto mistero di aver utilizzato solo la medicina naturale e alternativa per Luca. Il sospetto, dunque, è stato subito quello: cura inadeguata. Come sembra emergere dal primo, pesantissimo, referto. I medici scrivono di un bambino in evidente stato di malnutrizione, pancia gonfia, capelli e ciglia bianche, ecchimosi sugli arti inferiori. «Mio figlio aveva anche una dermatite», ha spiegato il padre. Ma le dure conclusioni dell'ospedale «Panico» di Tricase sono comunque finite prima sul tavolo del comandante dei carabinieri e poi su quello della Procura della Repubblica di Lecce. Il pm Alberto Santacatterina ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, inizialmente come atto dovuto e, dopo appena ventiquattr'ore, con un'accusa precisa nei confronti di entrambi i genitori. «Per aver cagionato la morte del figlio Luca nato l'11 novembre 2007 - scrive nella notifica -. Colpa consistita nell'omettere di prestargli le necessarie cure specialistiche pur in presenza di un perdurante grave e preoccupante quadro patologico». In sostanza, il sostituto procuratore della Repubblica contesta al dottor Monsellato e a sua moglie di aver protratto la scelta della medicina naturale, escludendo quella tradizionale, fino alle estreme conseguenze. E ha disposto per questa mattina un'autopsia sul corpo di Luca, unico figlio della coppia, per sapere con esattezza quali siano state le cause della morte. Ad analizzare la salma del piccolo saranno in quattro, due consulenti del pm (un medico legale e un pediatra) e due della difesa, nominati dalla famiglia attraverso l'avvocato Alfredo Cardigliano, il quale, per triste ironia della sorte, è pure responsabile al Centrosud del coordinamento internazionale delle associazioni per la tutela dei diritti dei minori. «La mia sarà una difesa tecnica», ha tagliato corto ieri il legale.

Il dottor Monsellato, che ha due studi privati, a Lecce e Ferrara, ha studiato a lungo le medicine bioterapiche e l'agopuntura e da oltre 25 anni si occupa di omeopatia. La sua terapia ha un solo nome: medicina omeosinergetica. «Una medicina rievocativa delle leggi della natura e stimolativa delle sue energie - scrive lui stesso, presentandosi ai pazienti -. È la vera medicina preventiva, una medicina della salute e non solo della malattia... La malattia è un processo biologico di autoguarigione». Con il piccolo Luca qualcosa, forse, non ha funzionato. >>

Fonte:
http://www.corriere.it/cronache/11_otto ... 0601.shtml


RIFLESSIONI
Siamo alla solita disinformazione/attacco nei confronti dell'omeopatia che viene sbandierato a caratteri cubitali su tutti i giornali principali. Ogni volta che un qualsiasi sedicente terapeuta usa una qualsiasi cura "alternativa" e le cose vanno male viene presa in causa l'omeopatia. Approfondendo però, ogni volta si scopre che le cose sono ben diverse e che l'omeopatia non c'entra nulla. In sintesi i motivi che scagionano completamente l'omeopatia e che evidenziano la superficialità e la faziosità dell'articolo. Da quanto scritto si evince chiaramente che:

1) come cura è stata somministrata una tisana al finocchio che ha fatto precipitare la situazione. Non si tratta quindi di terapia omeopatica la quale non prevede l'uso di alcuna tisana bensì di medicinali omeopatici la cui efficacia e "sicurezza" sono comprovate da secoli.

2) Il dottore in questione (che stranamente non risulta iscritto a nessun Albo di Medici Omeopati) si dichiara fondatore di una metodica che personalmente non conosco detta "medicina omeosinergetica". Ebbene, qualsiasi cosa sia, è chiaro che NON si tratta della "medicina omeopatica hahnemanniana" (ricordo che la medicina omeopatica classica o è hahnemanniana o non è omeopatia. Non è sufficiente usare rimedi diluiti e dinamizzati per fare omeopatia ma devono essere applicati tutti i principi insegnati da Hahnemann, fondatore dell'omeopatia, sia per quanto riguarda la diagnosi che la prescrizione terapeutica: http://www.omeosan.it/principi.html).

3) Dalle poche informazioni sembra che il bambino sia stato trovato in evidente stato di denutrizione e grave sofferenza da settimane, altrochè influenza. Un qualsiasi medico, omeopata o non, in evidente caso di insuccesso delle terapie somministrate, ha il dovere di contattare le strutture idonee (ospadaliere o di pronto soccorso) al fine di garantire le adeguate misure di assistenza in caso di precipitazione della situazione.

E' ora di finirla con questi articoli faziosi e fuorvianti che, a chi non conosce bene la medicina omeopatica, danno l'impressione di una medicina pericolosa o da erbivendoli. Un recente studio pubblicato su Adnkronos Salute (http://www.sanitaincifre.it/2011/07/far ... i-lanno-2/) ha evidenziato come si verifichino ben 40 mila morti l'anno per reazioni avverse ai farmaci tradizionali. Se ad ogni morte collegata alla medicina tradizionale, si dovesse dar risalto come nell'articolo sopramenzionato, avremmo dei giornali che scriverebbero solo di necrologi con un'unica differenza: nessun medico tradizionale verrebbe mai indagato o sottoposto a gogna mediatica.
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Re: "Cure omeopatiche,il bimbo muore": LA SOLITA DISINFORMAZIONE

Messaggiodi silver il lun nov 07, 2011 12:00 pm

Egregio Dottore, concordo pienamente con Lei nel dire che si fa la solita disinformazione, viene fatto il classico calderone che poi viene demonizzato dai media venduti al sistema o semplicemente ignoranti. Però questo vorrei chierdeLe: come si pone il medico omeopata difronte ad un'improvvisa complicazione medica che potrebbe finire anche con una morte? Legalmente è tutelato come un medico convenzionale? Le faccio un esempio: il medico oncologo tratta un paziente con tumore e utilizza il protocollo standard, diciamo che lo tratta con la chemio. Il paziente muore. I giornali e tutto il sistema accettano la cosa dicendo che ormai non c'era nulla da fare. Tutto si chiude lì. Il medico omeopata cura una persona per un problema al cuore, una complicazione (o la cura che magari non era proprio "azzeccata" ossia non aveva individuato il simillimum) porta il paziente ad una morte repentina. Il sistema si scaglierà contro, i giornali faranno il loro "dovere", ma legalmente il medico è tutelato come il suo collega convenzionale?
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Re: "Cure omeopatiche,il bimbo muore": LA SOLITA DISINFORMAZIONE

Messaggiodi Dr.Ascani il lun nov 07, 2011 3:56 pm

silver ha scritto:Egregio Dottore, concordo pienamente con Lei nel dire che si fa la solita disinformazione, viene fatto il classico calderone che poi viene demonizzato dai media venduti al sistema o semplicemente ignoranti. Però questo vorrei chierdeLe: come si pone il medico omeopata difronte ad un'improvvisa complicazione medica che potrebbe finire anche con una morte? Legalmente è tutelato come un medico convenzionale? Le faccio un esempio: il medico oncologo tratta un paziente con tumore e utilizza il protocollo standard, diciamo che lo tratta con la chemio. Il paziente muore. I giornali e tutto il sistema accettano la cosa dicendo che ormai non c'era nulla da fare. Tutto si chiude lì. Il medico omeopata cura una persona per un problema al cuore, una complicazione (o la cura che magari non era proprio "azzeccata" ossia non aveva individuato il simillimum) porta il paziente ad una morte repentina. Il sistema si scaglierà contro, i giornali faranno il loro "dovere", ma legalmente il medico è tutelato come il suo collega convenzionale?


Sicuramente no. Come ho più volte scritto siamo ben lontani da una vera integrazione e accettazione tra diverse metodiche terapeutiche e l'omeopatia viene perlopiù tollerata, più che accettata. Non essendovi linee guida ufficiali, i medici che praticano le medicine non convenzionali sono molto meno tutelati dei medici tradizionali e sono quindi, almeno in linea teorica, molto più a rischio nel malaugurato caso che i pazienti dovessero avere dei problemi in seguito alle cure seguite. Dico in linea teorica perchè nella realtà è rarissimo sentire di medici non convenzionali che abbiano subito dei processi o che siano stati denunciati da pazienti insoddisfatti (a meno chè non si tratti di ciarlatani che abbiano commesso errori gravissimi, questi ci sono sempre e in ogni campo) e questo principalmente per tre motivi. Primo, i nostri rimedi non provocano effetti collaterali diretti, secondo, i medici omeopati, essendo prima di tutto medici laureati in medicina e chirurgia, sanno come comportarsi in caso di emergenze mediche, indirizzando i propri pazienti verso le strutture o i colleghi più idonei, in caso di necessità. Terzo, il paziente che si rivolge alle medicine non convenzionali lo fa per sua scelta consapevole, spesso dopo anni e anni di risultati deludenti con la medicina tradizionale. Egli quindi accetta di seguire un'altra strada terapeutica consapevole dei vantaggi e dei rischi che questa sua scelta comporta. Se il medico è competente e serio si creano inoltre un tale rapporto di stima e fiducia che è veramente rarissimo il verificarsi di controversie nell'eventualità che le cose non vadano per il verso giusto. Il paziente sa che il suo medico sta facendo di tutto per farlo stare meglio e questo conta molto di più che limitarsi a seguire delle linee guida mettendo la "persona" in secondo piano. Il medico deve comunque sempre informare il paziente (che generalmente è già molto bene informato) sui rischi e i pericoli che corre con la sua patologia, come verrebbe affrontata con la terapia tradizionale e come con la medicina non convenzionale. Chi si affida all'omeopatia (come del resto avviene anche con con la medicina tradizionale) deve accettare che non sempre è possibile arrivare alla guarigione e che nessun medico può garantire, al 100%, l'assenza totale di eventi infausti.

Cordiali saluti
Dott. Tancredi Ascani
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