Egregio dott. torno a chiderle una sua opinione riguardo alla metodica scoperta da Voll e poi ampliata dai suoi suguaci. So di alcuni terapeuti che usano questa metodica per diagnosticare lo stato degli organi e per poi fare un rimedio "complesso". Secondo tale teoria, semplificando ovviamente, lo strumento analizza attaverso elettrodi la situazione energetica del paziente e poi in un pozzetto crea il rimedio con tutte le frequenze che sono trovate come "non corrette". Il paziente deve a quel punto assumere questo preparato per x giorni.
A me sembra che sia in contraddizione con quanto espresso dai canononi omeopatici e mi lascia un po' perplesso, ma alcuni entusiasti dicono che tale metodica funzioni. Lei che ne pensa?