Effetti biologici delle alte diluizioni: istamina e basofili
Una lunga serie di esperimenti con flussocitometria effettuati negli ultimi dieci anni ha rafforzato l'opinione che esista un'attività biologica da parte delle alte diluizioni d'istamina, soluzioni che statisticamente non contengono molecole del soluto. Risultati simili sono stati ottenuti in altri modelli sperimentali, come, ad esempio, l'effetto dell'aspirina ultradiluita sulla formazione di trombi nei capillari del ratto irradiati con raggi laser.
di Italo Grassi
L'effetto dell'istamina ultradiluita sull'attivazione dei basofili umani è stata regolarmente osservata in un range che va dalla 15ma alla 18ma diluizione centesimale, con un picco sistematicamente posto alla 16ma diluizione centesimale. Questi risultati potrebbero essere spiegati sia come un artefatto riproducibile, sia come uno specifico effetto simile al feed-back negativo osservato a livello dei recettori H2. Diversi modelli successivamente sono stati istituiti al fine di esplorare la specificità di questo effetto; è stato dimostrato, per esempio, che questo effetto non si è osservato quando diluizioni di istidina o di istamina sono state esaminate in presenza di un antagonista H2 come la cimetidina.
Al fine di verificare l'ipotesi di un artefatto, sono state eseguite alcune prove con la flussocitometria per confrontare l'attività di istamina e 1-, 3- e 4-methilistamina sui basofili umani attivati. 1-, 3- e e 4-methylhistamina e istamina, sperimentati alla 16ma diluizione centesimale in 10 esperimenti successivi, che però non hanno avuto un significativo effetto sull'attivazione dei basofili. Al contrario, le stesse diluizioni di 4-methylhistamina e istamina (ma non 1- o 3-methylhistamina) hanno portato ad una significativa inibizione (rispettivamente del 69%, e del 88%), mentre una concentrazione di istamina (10 alla -4M, diluizione 2CH ) testata in parallelo ha portato ad un inibizione del 91% (p <0,001). Così, istamina e 4-methylhistamina, testate alla 16ma diluizione centesimale, hanno portato ad una significativa inibizione della attivazione dei basofili umani. Il valore del risultato non era significativamente diverso da quello dell'istamina testata a 10 alla -4M (2CH), qui usata come controllo positivo. L'assenza di attività di metaboliti diretti come 1-, 3- e 4-methylhistamina viene considerato come una prova a favore della specificità del fenomeno osservato.
Fonte:
Inflamm Res, 2008, 57, (1), S01
http://www.siomi.it/apps/pubblicazioni.php?id=1136
tratto da Omeopatia33, 23 febbraio 2012 - Anno 6, Numero 6