COME SCEGLIERE UN BRAVO OMEOPATA UNICISTA

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COME SCEGLIERE UN BRAVO OMEOPATA UNICISTA

Messaggiodi Dr.Ascani il lun nov 14, 2016 10:20 am

LAUREA IN MEDICINA E ISCRIZIONE ALL'ALBO
Come prima cosa verificate che il professionista a cui vi affidate sia effettivamente un medico regolarmente abilitato all'esercizio della medicina.
L’esercizio della medicina omeopatica è infatti riservato solo ai medici chirurghi, ai medici veterinari e agli odontoiatri, legalmente abilitati all’esercizio della rispettiva professione ed iscritti al rispettivo ordine professionale. La Suprema Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, con sentenza n. 34200 del 06/09/2007, ha stabilito che costituisce reato di esercizio abusivo della professione medica (art. 348 c.p.) la prescrizione di cure omeopatiche senza il possesso della prescritta abilitazione professionale che si ottiene solo dopo il conseguimento della laurea, il superamento dell’esame di Stato e l’iscrizione all’albo professionale.

Anche se attualmente qualsiasi medico può prescrivere rimedi omeopatici, la medicina omeopatica unicista presuppone una formazione professionale specifica (esistono Scuole di medicina omeopatica in varie città d’Italia) e dopo un corso di studi, generalmente di almeno tre anni, viene rilasciato un diploma che permette l’iscrizione al “Registro dei Medici Chirurghi che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica”. Quindi sarebbe sempre bene informarsi che il medico a cui ci si rivolge sia iscritto nel sopramenzionato registro che rappresenta una garanzia di conseguimento di un diploma di medicina omeopatica riconosciuto dall’Ordine dei Medici.

PRESCRIZIONE UNICISTA
Non basta che vi venga prescritto un rimedio con la dicitura "medicinale omeopatico" per poter essere sicuri di fare una cura omeopatica classica seria.
Verificate che il medico faccia veramente delle prescrizioni omeopatiche uniciste, prescriva cioè, solo un rimedio di base unitario monocomponente e, al massimo, un altro rimedio unitario monocomponente da tenere e usare solo in caso di situazioni acute, sospendendo in questo caso il rimedio di base (per approfondimenti su come riconoscere una prescrizione omeopatica unicista leggere qui: http://www.omeosan.it/faq.html#2 ; per capire come mai l'omeopatia hahnemanniana è unicista leggere qui: viewtopic.php?f=2&t=235&p=765#p765).

L'ESPERIENZA DI ALTRI PAZIENTI
Per capire se un medico è valido si dovrebbe anche sentire il parere di altri pazienti (non uno ma diversi, può capitare sempre il caso eccezionale che non si è trovato bene ma, se un medico è bravo, la stragrande maggioranza dei pazienti ne parlerà bene) che si sono rivolti a lui e la loro esperienza.

LA VISITA E L'ASSISTENZA
Un valido medico omeopata deve saper ascoltare il paziente, dedicargli tutto il tempo necessario, visitarlo eseguendo eventualmente anche l'esame obiettivo (auscultazione polmoni, misurazione pressione ecc.), fornirgli assistenza medica telefonica "continua" tra un controllo e l'altro e non deve ingannare il paziente con frasi del tipo: "se non ha risultati è perché l'omeopatia è lenta, deve aspettare qualche mese ecc." (quando in realtà è quasi sempre la cura prescritta ad essere sbagliata). Importantissima è l'assistenza continua, telefonica e/o online, anche al di fuori della visita diretta. Un medico omeopata valido deve essere sempre reperibile e disponibile a trattare un eventuale disturbo acuto che necessiterà di un rimedio diverso da quello di fondo prescritto durante la visita.

PRIMUM NON NOCERE
Altra cosa che vi deve far fortemente dubitare è il medico omeopata che al minimo accenno di complessità della situazione consigli subito un farmaco o un intervento invasivo senza nemmeno prendere in considerazione un primo approccio omeopatico; egli in tal modo dimostra scarsa preparazione e insufficiente sicurezza in ciò che fa. La stragrande maggioranza dei disturbi che affliggono l'uomo sono trattabili efficacemente con l'omeopatia evitando il ricorso a farmaci chimici e nel pieno rispetto del "primum non nocere" ippocratico, principio cardine che ogni omeopata dovrebbe sempre perseguire.
Un medico omeopata serio però deve anche cercare di mantenere un comportamento umile, onesto e non dogmatico, mettendo al primo posto la salute e la sicurezza del paziente. In caso di insuccesso delle cure prescritte non deve esitare a cambiare strategia consigliando, ove necessario, anche il ricorso a terapie alternative a quelle omeopatiche. La vita del paziente non deve mai essere messa in pericolo inutilmente.

NO AI MISCUGLI
Diffidate di chi mischia le cure omeopatiche con mille altre cose (agopuntura, fiori di Bach, fitoterapia, omotossicologia, costosi integratori, apparecchi diagnostici non convenzionali, ecc.) e anche da chi prescrive tanti rimedi omeopatici contemporaneamente. Questi non faranno altro che confondere e spesso peggiorare la situazione clinica del paziente, aumentando lo stato di disordine dell'organismo. Le cure migliori sono quelle più semplici e più facili (ed economiche) da seguire quindi, UN SOLO rimedio, strettamente individualizzato sui sintomi del paziente.

GLI STRUMENTI UTILIZZATI DALL'OMEOPATA
Non fatevi impressionare dai curriculum sterminati o da atteggiamenti di superiorità, da medici che senza neanche visitarvi o ascoltarvi approfonditamente vi prescrivono la cura con tutta sicurezza. Il medico omeopata ha un compito estremamente complesso: in poche decine di minuti deve capire profondamente il paziente che ha di fronte e individuare la cura a lui più adatta individualizzandola tra centinaia possibili. Egli quindi, durante il colloquio, potrà consultare testi di omeopatia e software omeopatici al computer che lo aiuteranno nel suo compito. Non giudicate questo comportamento come quello di un medico dilettante o impreparato, è vero il contrario, vuol dire che egli, prima di arrivare ad una prescrizione, vuole essere il più sicuro possibile e nessuna persona al mondo potrebbe ricordare a memoria tutti i sintomi di tutti i rimedi omeopatici. Consultare il computer o i testi di omeopatia durante la visita è non solo auspicabile ma doveroso. Non è previsto invece l'uso di macchinari diagnostici fantasiosi o di test precompilati a cui purtroppo molti pazienti vengono sottoposti.

IN OMEOPATIA NON ESISTONO SPECIALIZZAZIONI
Attenzione a chi pratica l'omeopatia come alternativa alla sua specializzazione (pediatria, cardiologia, ginecologia ecc.). Tranne rare eccezioni, per esperienza, posso affermare che questi sono i medici che fanno le prescrizioni omeopatiche peggiori, non avendo tempo né di approfondire l'omeopatia né di seguire adeguatamente i loro pazienti, impegnati come sono su più fronti. Avere una specializzazione tradizionale, per chi pratica omeopatia, può essere fuorviante, spingendo a perdere di vista l'unita della persona: il "ginecologo omeopata", il "pediatra omeopata", il "cardiologo omeopata" sono figure che non esistono. L'omeopata si occupa della persona nella sua totalità, in qualsiasi condizione clinica (sarà l'omeopata poi a demandare al chirurgo o ad altri specialisti nel caso ve ne fosse la necessità) e deve saper trattare persone di qualsiasi età.

RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE
Ultimo aspetto, non meno importante, è l'impressione del paziente. Siete anche voi, con la vostra intelligenza, la vostra preparazione e il vostro intuito, a dover capire se il medico che avete di fronte è una persona di cui vi potete fidare, se vi sentite a vostro agio con lui, se vi sa ascoltare, se vi infonde sicurezza, fiducia, ottimismo e benessere al solo sentirlo parlare o al solo trovarvi in sua presenza.

Per concludere, tra voi e il medico deve circolare un'energia positiva che non deve limitarsi al solo fine di far scomparire dei sintomi bensì, ad avviare un benefico percorso personale evolutivo, affinché possiate godere di una vita sana e gioiosa, e conseguire gli scopi superiori della vostra esistenza.

Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica
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