EFFETTO MIGLIORATIVO DELLA PREPARAZIONE OMEOPATICA DI CEPHALANDRA INDICA IN RATTI AFFETTI DA NEFROPATIA DIABETICA INDOTTA DA STREPTOZOTOCIN (STZ)
La nefropatia diabetica (DN) è la principale causa di morbilità ed è diventata la causa più ricorrente di malattia renale allo stadio terminale tra i pazienti diabetici. Pertanto, agenti con effetto antidiabetico e con un potenziale effetto protettivo dei reni avrebbero un maggiore valore terapeutico.
OBBIETTIVO:
Il presente studio si proponeva di studiare il possibile effetto protettivo della preparazione omeopatica della tintura madre di Cephalandra indica, delle potenze 6CH e 30CH sulla DN nei ratti Wistar.
MATERIALI E METODI:
La DN è stato indotta mediante iniezione intraperitoneale di STZ (60 mg / kg) 15 minuti dopo la somministrazione di Nicotinamide (230 mg / kg, i.p.). I ratti sono stati divisi in sei gruppi (n = 6). I gruppi 1 e 2 sono stati mantenuti normalmente sotto controllo e controllo diabetico, mentre i gruppi 3-5 erano costituiti da ratti con nefropatia diabetica trattati con diverse dosi di tintura madre di C. indica, 6CH e 30CH per 45 giorni. La Glimepride (10 mg / kg) è stata usata come standard. La DN è stata valutata determinando il livello di glucosio nel siero, l'urea, l'acido urico, il livello di creatinina e l'esame istologico del tessuto. Il livello degli enzimi antiossidanti tissutali (SOD, GSH, LPO) è stato misurato per valutare lo stress ossidativo. Inoltre, è stato determinato il livello di prodotti finali di glicazione avanzata nel rene.
RISULTATI:
La tintura madre, le potenze 6CH e 30CH di C. indica hanno prodotto un'attenuazione significativa nei parametri biochimici usati per valutare la nefropatia diabetica. Inoltre, anche lo stress ossidativo e il livello dei prodotti finali della glicazione avanzata (AGE) nel rene sono stati significativamente ridotti.
CONCLUSIONE:
Concludiamo che la tintura madre, le potenze 6CH e 30CH di C. indica conferiscono un effetto protettivo contro la nefropatia diabetica attraverso l'inibizione dello stress ossidativo e degli AGE.
Fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30455071